È un romanzo storico, ambientato nell’anno 900, nella fase di disfacimento del mondo longobardo.
Il protagonista, Arechi, viene educato nella corte papale, diviene poi un potente signore di Cividale e ritorna alla corte papale come custode del soglio pontificio.
Conduce una vita di delitti e di intrighi per poi pentirsi in punto di morte.
Il libro è insulso.
Non esiste una caratterizzazione dei personaggi e dello stesso protagonista, che compie delle scelte inesplicabili, come l’abbandono, per gelosia, dell’amata moglie.
Non esiste, neanche, una reale ambientazione storica e le vicende si susseguono come fossero parte di una cronistoria, con alcune e frequenti scivolate verso l’orrido e le scontate visioni di una chiesa corrotta e segreta.