Il protagonista è uno scrittore che esce lentamente da una grave malattia.
Nelle sue quotidiane passeggiate entra in una cartoleria, gestita da un cinese, e compra un quaderno.
Comincia nuovamente a scrivere ma soprattutto prende avvio una sequenza di vicende, alcune realmente vissute, altre immaginate e risultato di illusioni.
È magico il quaderno? Ha la facoltà di far vedere ciò di cui prima lo scrittore non si rendeva conto? Per esempio, la moglie del protagonista aspetta un bambino ma non sembra felice: ma il bambino è veramente suo figlio o il risultato di una relazione tra sua moglie e un vecchio amico di famiglia? La conclusione non è univoca perché la realtà è tutta unʼillusione ed è sempre difficile, se non impossibile, conoscere la verità.
Come altri romanzi di questo autore, la lettura corre veloce, favorita da uno stile lineare ed elegante da un lato e da un linguaggio essenziale dallʼaltro, che non lascia spazio all’uso di parole difficili.
Prevale però sempre un certo intellettualismo che rende il libro alla lunga pesante .