Gradimento Medio-alto
ma non lo rileggerei

Super Sad True Love Story

scritto da Shteyngart Gary
  • Pubblicato nel 2012
  • Edito da Kandon House ebook
  • Letto in Inglese
  • Finito di leggere il 28 maggio 2012

" Privatizzazione, statalizzazione, incentivi al risparmio, stimolo alla spesa, regolazione, deregulation, cambio fisso, cambio fluttuante, controllo dei cambi, cambi liberi, più tariffe, meno tariffe.
E il risultato netto: bancarotta".
Siamo in un America immaginaria, governata da un regime " bypartisan" di stampo autoritario e poliziesco, in pieno declino economico e politico: " zero per la nostra economia, zero per la potenza militare, zero per tutto ciò che ci rendeva orgogliosi di noi stessi".
In un mondo tecnologico, nel quale non si leggono più libri ma si consulta continuamente il proprio tablet ( con il risultato che " si sa ogni schifoso dettaglio del mondo, mentre i miei libri conoscono soltanto le menti dei loro autori"), Lenny Abramov è un quarantenne ebreo di origine russa, che lavora per unʼ azienda di genetica specializzata nel prolungare la vita dei propri ricchi clienti.
Il romanzo prende lʼavvio dagli ultimi giorni di soggiorno del protagonista a Roma, dove è vissuto per un anno, bevendo, facendo sesso e godendo della dolce vita italiana, dissipando allegramente i soldi dellʼazienda con scarsi risultati commerciali.
Proprio il giorno prima di partire incontra una ragazza americana di origine coreana, Eunice, di cui si innamora follemente.
" Come posso indurla a conciliare la sua giovinezza con la mia decrepitezza ? " Si chiede Lenny: " noi siamo una coppia talmente improbabile, così inverosimile perché lei è splendida ed io sono il più brutto quarantenne in questo locale...
lo so che stiamo vivendo nellʼAmerica di Rubenstein ( il presidente degli Stati Uniti) ...
ma ciò non ci fa persino più responsabili per i destini di entrambi ?" E sono proprio la cura attenta e la protezione affettuosa, che permettono a Lenny di conquistare, passo dopo passo, il cuore, peraltro bizzarro e capriccioso, di Eunice.
Nasce una storia dʼamore in una New York devastata e decadente.
Lʼamore per Eunice è per Lenny anche lʼamore per la sua città, il disperato desiderio di fare una vita normale tra le macerie di un impero.
" È ancora la mia città ? ( si chiede Lenny) Ho una pronta risposta, rivestita di una disperazione ostinata: lo è.
E se non lo fosse, lʼamerò ancora di più.
Lʼamerò al punto che lei diventerà di nuovo mia".
Ma si arriva inesorabilmente al crollo.
Le manifestazioni di protesta sono represse violentemente da una polizia privatizzata dalle grandi corporation.
Cinesi, venezuelani e norvegesi conquistano lʼAmerica e ne spartiscono le spoglie, destinando New York ad essere una società di ricchi e cacciando con la forza gli abitanti dalle loro case.
In questa catastrofe hanno fine anche la storia dʼamore e con essa il mondo di riferimento di Lenny e non resta che " il silenzio nero e completo".

È un romanzo sofisticato, che si appoggia su una struttura narrativa duale.
Da un lato cʼè il diario di Lenny, prezioso nei vocaboli, colto ed ironico, con evidenti riferimenti allʼAmerica di oggi, dallʼaltro lato ci sono i messaggi di Eunice scritti in una lingua giovanilistica.
Ne deriva una contrapposizione narrativa e stilistica che esprime bene il modo diverso di intendere gli affetti e gli avvenimenti.
Per Lenny si tratta di sfuggire alla paura della morte e di trovare un senso alla vita dinanzi al crollo del proprio mondo.
Per Eunice la storia di amore è una parentesi, da affrontare in modo opportunistico, mettendo in primo piano la famiglia di origine e le proprie aspirazioni.

Una peculiarità del romanzo è lʼuso delle parole, ricercate, vezzeggiate, seducenti, con significati inconsueti.
In una giornata ventosa Lenny incontra una anziana e stanca donna che " guardò su al vento incombente e disse una parola: Bufera.
Soltanto una parola, una parola che significava niente più che un periodo di tempo caratterizzato da forti venti, ma mi prese di sorpresa, mi ricordò di come era usato una volta il linguaggio, la sua precisione e semplicità, la sua capacità di suscitare ricordi ....
e cento altri giorni di bufera mi apparvero dinanzi ....
noi stavamo comunicando con parole".
Ed è proprio la ricercatezza delle parole ad appesantire la lettura, resa difficile da una narrazione lenta, ripetitiva ( anche a causa della struttura duale) e sovente prolissa.
Prevale un intellettualismo newyorkese che va a scapito della freschezza del racconto.

Perché leggerlo ? È una triste storia dʼamore, ultima difesa dinanzi al crollo del mondo occidentale.

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