Gradimento Medio-basso
e non lo rileggerei

Ti prego lasciati odiare

scritto da Premoli Anna
  • Pubblicato nel 2012
  • Edito da Newton Compton
  • Letto in Italiano
  • Finito di leggere il 21 maggio 2013

Ben tornata superficialità ! Il romanzo è una moderna favola dʼamore, con tutti i suoi ingredienti: la piccola cenerentola, nei panni di una ragazza progressista ed arrabbiata; il principe azzurro, ma indipendente ed impegnato nella carriera; la contrapposizione tra valori borghesi e mondo aristocratico, il tutto nella moderna Londra delle banche dʼaffari.
La protagonista, ed anche narratrice del racconto, è Jenny.
Nata da una famiglia vegana, animalista, pacifista ed anti capitalistica, Jenny ha abbracciato la carriera dellʼavvocato fiscale, non tradendo del tutto i valori dʼorigine ( lei è soltanto vegetariana !), ma decidendo di avere una propria vita, che non ricalchi la tradizione familiare.
Si è creata una immagine di sé di donna forte e " tutta cervello", conducendo storie sentimentali fallimentari con uomini, colti, di " sinistra", che piacciono tanto alla sua famiglia, ma non a lei.
Nella banca dʼaffari dove lavora, e dove è molto apprezzata, porta avanti da alcuni anni una " guerra" con Jan, cadetto di una alta locata stirpe, brillante, ma vanesio, arrogante e antipatico.
Jenny deve ammettere che è un uomo affascinante, ma la provenienza di Jan, i suoi atteggiamenti, insieme con lo spirito competitivo che anima la ragazza, la portano ad un vero e proprio astio verso il bellʼaristocratico.
In una ormai famosa lite, Jenny, impetuosa comʼè nel suo carattere, è arrivata a rompere il nobile naso di Jan.
Non possono quindi lavorare insieme.
Ma un importante cliente ha chiesto di essere seguito da entrambi e quindi i due, loro malgrado, si trovano ad " essere un team".
Come cʼera dʼaspettarselo, la " magica attrazione", di cui parla Goethe nelle Affinità Elettive, ha la meglio sulla differenze di carattere, di idee, di status sociale e sullo spirito competitivo di entrambi.
Jenny e Jan si trovano in situazioni nelle quali si verifica una crescente vicinanza fisica: un palpeggiamento casuale, ma che dà strane vibrazioni, un bacio simulato ( per far dispetto alle corteggiatrici di Jan), un bacio non più simulato sino ad un rapporto dʼamore.
" È come mangiare qualcosa che sai ti farà male allo stomaco, ma a cui non riesci proprio a resistere".
" La corazza", che la ragazza si è creata, si scioglie come in unʼonda, fra le braccia di Jan.Ma se non voleva farsi conquistare dal suo principe azzurro perché, quando deve uscire con Jan, si lascia convincere dalle amiche a vestirsi in modo provocante e sensuale ? Il finale è scontato: i due si sposano con una cerimonia sontuosa (500 invitati).
La ragazza afferma il suo spirito " proletario" non vestendo il velo, ma accetta di portare gli splendidi gioielli della famiglia del marito.
Un giusto compromesso tra idee socialiste e quelle aristocratiche !

Il pregio fondamentale del romanzo è lo stile: delicato, ironico, soffuso.
La narrazione si basa fondamentalmente sui dialoghi, intercalati dalle sensazioni, più che riflessioni, di Janny.
E sono proprio la leggerezza e lʼeleganza, con la quale lʼautrice racconta il progressivo cedimento della ragazza alle lusinghe dei sensi, a costituire lʼelemento piacevolmente attrattivo del romanzo.
Peccato che non ci sia suspense: tutto è già scontato, senza colpi di scena o reali momenti di rottura in una trama narrativa, troppo debole per avvincere.
Un altra occasione mancata è il contesto.
Lʼambiente delle banche dʼaffari, con le loro spietate regole di carriera e di competizione, resta sullo sfondo; anzi, in certi casi, risulta inverosimile, basti pensare alla figura del capo, troppo comprensivo per essere reale.

Perché leggerlo ? Se si ha bisogno di leggerezza, si legge con piacere.

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