Il libro racconta una storia dʼamore tra i giovani della buona borghesia romana.
Babi si innamora di un ragazzo sbandato, per il quale entra in conflitto con i genitori e si lascia trascinare in una serie di episodi anche violenti e sempre lontani dalla propria impostazione di ragazza serie e posata.
Alla fine, tuttavia, prevale l’ambiente di origine e Babi lascia il ragazzo per mettersi con uno più vicino alle proprie impostazioni e tradizioni.
È una storia romantica che ha il pregio fondamentale di descrivere l’ambiente dei giovani della buona borghesia, i loro valori violenti, l’indifferenza della scuola e dei genitori e la ricerca di sensazioni forti e anticonvenzionali.
In realtà, poi, tutto si conclude nel modo più scontato con il rientro dei personaggi nella "tranquilla vita borghese", dalla quale in realtà non sono mai usciti veramente.
Il libro è scritto molto bene, con un stile ironico e distaccato e nel contempo capace di suscitare anche sensazioni di simpatia e di antipatia, ma sempre inseriti in un contesto di leggerezza e di piacevolezza.
Le aspirazioni, i dolori, la felicità e gli amori vengono descritti con un tono asciutto e molto efficace.
In realtà prevale sempre un tono positivo, che rende talvolta il tutto un po’ falso e costruito, soprattutto nella parte finale del romanzo.