Gradimento Medio-basso
e non lo rileggerei

Il silenzio dei chiostri

scritto da Giménez-Bartlett Alicia
  • Pubblicato nel 2009
  • Edito da Sellerio
  • 527 pagine
  • Letto in Italiano
  • Finito di leggere il 18 maggio 2009

Petra Delicado, la protagonista dei romanzi della Bartlett, si è sposata con un architetto che ha ben quattro figli.
Petra si trova quindi a barcamenarsi tra la sua attività di poliziotta, unʼesperienza matrimoniale che desidera disperatamente che vada a buon fine, e i rapporti con i figliastri, che hanno alle spalle le colleriche ex mogli del marito.
In questo difficile menage familiare si inserisce una vicenda complessa e misteriosa: in un convento di suore viene ucciso un frate e viene trasfugato il corpo di un beato, venerato come reliquia.
Petra non riesce a trovare un senso al delitto e quindi persegue numerose piste, aiutata, ma si potrebbe meglio dire, indirizzata da una suora del convento, che nasconde un terribile segreto.
Il romanzo procede lentamente, un poʼ fiacco, alternando le vicende poliziesche con lunghi colloqui di Petra con la madre superiore, con la descrizione dellʼambiente del commissariato e con le tensioni familiari che via via si trasformano in un ambiente sereno ed allegro.
Alla fine la soluzione del delitto nasce in modo fortuito e lascia, più che sorpresi, delusi e stanchi.
Come in tutti i suoi romanzi, la Bartlett affronta anche temi al di fuori di quelli polizieschi: in questo caso sono le astrusità della vita conventuale e più in generale della chiesa cattolica, nonché le difficoltà di una vita in comune, in una famiglia allargata e complessa.
Per quanto riguarda il suo anticlericalismo, la scrittrice chiarisce subito la propria opinione definendo i cattolici " quelli che non si sono ripresi dai traumi dellʼeducazione cattolica, quelli che vivono sempre prigionieri dei sensi di colpa.
In una parola: i poveracci".
Per quanto riguarda la vita in comune, vengono così sintetizzati i problemi di una relazione di coppia, " Marcos ed io eravamo lì, uniti davanti alla legge ma separati dalla differenza incommensurabile dei mondi in cui ci muovevamo".

Perché non leggerlo ? Come storia poliziesca è debole e noiosa, come racconto di ambienti e di sentimenti i contenuti sono troppo superficiali per attirare interesse nella lettura.
Il suo unico pregio è una scrittura piacevole, anche se troppo centrata sui dialoghi, soprattutto tra Petra e il collega Garzòn, ma perché non si sposano tra di loro ?

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