Tra i migliori che ho letto!

L'adolescente

scritto da Dostoevskij Fedor
  • Pubblicato nel 1875
  • Edito da RCS Libri
  • 758 pagine
  • Letto in Italiano
  • Finito di leggere il 06 ottobre 2011

Arkadij Dolgorukij, lʼio narrante, è il figlio naturale di Versilov, " un uomo, asciutto e superbo, nei miei riguardi altezzoso e negligente e che ..., dopo avermi generato e abbandonato tra gli estranei, non solo non mi conosceva affatto ma non se ne pentiva neanche mai".
Arkadij soffre profondamente lʼindifferenza del padre, anche perché questʼultimo ha portato con sé la madre e perché ha ridotto il ragazzo in una situazione di forte disagio sociale, in quanto è noto a tutti la sua posizione di figlio illegittimo.
" Ero come un escluso...
e avevo deciso di ripudiarli tutti e di rinchiudermi definitivamente nella mia vita".
A togliere dallʼisolamento il ragazzo, che ha ormai concluso gli studi liceali, è una lettera di Versilov, che lo invita a Pietroburgo.
La prima parte del romanzo narra la conoscenza da parte di Arkadij della figura complessa e sfuggente del padre: è un rapporto difficile anche perché " quellʼuomo non era che il mio sogno, il sogno degli anni dellʼinfanzia.
Così lo avevo inventato io stesso, mentre in realtà si era dimostrato diverso, caduto tanto al di sotto della mia fantasia".
Ma non è solo Versilov il centro della vita di Arkadij.
Il giovane si trova dentro un vero e proprio " enigma", fatto di personaggi, di relazioni e di vicende, tra i quali si trova a disagio con il suo carattere, rigido, solitario e orgoglioso.
Suo malgrado, deve riconoscere che le persone hanno più facce, che i rapporti tra di esse sono spesso ambigui e che è un " assioma sacrosanto" quanto dice un famoso verso di Puskin: " del basso vero mʼè più caro/lʼinganno che ci trasfigura".
Nella seconda parte del romanzo, sembra che Arkadij abbia accettato questa realtà.
Conduce una vita dissipata, dedito al gioco, al bere e alle donne, e trascurando la madre e la sorella, che ha appena conosciuto.
Potrebbe essere un momento normale nella vita di un adolescente, se non fosse che Arkadij porta con sé un terribile segreto: ha cucito nel cappotto un documento con il quale Katerina Nikolàevna, già amante di Versilov, formulava il progetto di fare interdire il padre, un ricco e vecchio principe, al quale, tra lʼaltro, Arkadij è profondamente legato.
La scoperta di questo scritto porterebbe il principe a diseredare la figlia e favorirebbe le aspirazioni della sorellastra di Arkadij,che vorrebbe sposare il vecchio aristocratico.
A complicare le cose è che Arkadij è innamorato di Katerina e non vorrebbe tradirla.
È inoltre affezionato alla sorellastra, affascinato dalla sua intelligenza e dal suo forte carattere.
Tutti sospettano che il giovane abbia il documento e quindi lo blandiscono con atteggiamenti e parole, interpretati dallʼingenuo Arkadij come atti di vera amicizia e persino di amore.
È difficile muoversi nellʼintrigo, soprattutto quando non si ha la percezione del bene e del male e quando le persone non sono né chiaramente cattive né nettamente buone.
Domina " lʼanima del ragno", ossia che lʼuomo " possa accarezzare nella propria anima un altissimo ideale accanto alla più grande bassezza, e tutto in perfetta buona fede".
Ma anche Arkadij si fa catturare da " ignominiosi pensieri", per esempio, utilizzare il documento in suo possesso per conquistare lʼamore di Katerina.
" Di dove mai , dunque, era venuto tutto ciò, già così pronto ? E questo, perché avevo lʼanima del ragno ! Vuol dire che tutto era germogliato da un pezzo e giaceva nel mio cuore corrotto, giaceva nel mio desiderio".
Ed è proprio la debolezza di Arkadij, il suo lasciarsi attirare dal male, a far precipitare la situazione nella terza parte del romanzo.
Il giovane si fa a sua volta ingannare da alcuni criminali, che gli rubano di nascosto il documento e cercano di ricattare Katerina.
Con orrore il giovane deve poi scoprire che essi sono dʼaccordo con Versilov..
La doppia personalità di Versilov si pone dinanzi al giovane come una " immagine spezzata", tanto più dopo un intenso e tante volte atteso colloquio, nel quale Versilov aveva dichiarato al figlio il suo amore per la madre, salvo poi inviare a Katerina una richiesta ufficiale di matrimonio.
Ma allora chi è veramente il padre ? Forse solo un uomo spinto dal capriccio, da una vanità senza freni, pensa Arkadij.
La disillusione della figura paterna si è compiuta.
Arkadij non è più un adolescente.

Lʼadolescente è il più contemporaneo dei romanzi dellʼautore.
A ciò contribuiscono diversi elementi: la modernità del rapporto tra padre e figlio, il tema pirandelliano della doppiezza, i caratteri polizieschi della trama, piena di colpi di scena e che spesso lascia il lettore in attesa di quanto verrà in seguito.
Il pregio maggiore del libro è proprio il ritmo serrato, che lascia poco spazio a considerazioni filosofiche, come spesso accade in altri romanzi dellʼautore.
Al di là della nota abilità di Dostoevskij di strutturare i dialoghi, colpisce la capacità dellʼautore di richiamare la doppiezza nella struttura della frase: per esempio, i capitoli si chiudono sempre con lʼimmagine di una contraddizione, di un altro, disegnato anche con pochi tratti di parole.

Perché leggerlo ? È uno dei migliori romanzi di Dostoevskij, non apprezzato a sufficienza forse perché non richiama temi filosofici e religiosi.

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