Gradimento Medio
e non lo rileggerei

Villages

scritto da Updike John
  • Pubblicato nel 2004
  • Edito da Ballantine Books
  • 309 pagine
  • Letto in Inglese
  • Finito di leggere il 17 giugno 2009

Owen, il protagonista del romanzo, è cresciuto in una piccola cittadina, dove " sesso e religione avevano distinti, antichi odori; le famiglie stavano in equilibrio come fragili nidi su rami nodosi di storie precedenti".
È un mondo di vaghe certezze, che Owen abbandona per andare a studiare informatica allʼuniversità.
Qui sposa Phyllis, una brillante studentessa di matematica.
Owen è affascinato dallʼintelligenza e dalla cultura della moglie, ma sente inconsapevolmente una sorta di distacco, quasi che ella vivesse in un suo mondo, fatto di matematici e di poeti e il mondo reale fosse un " noioso e insignificante luogo di esilio".
La coppia si trasferisce in una piccola cittadina, dove Owen, con un socio, avvia una società informatica, che avrà un grosso successo.
Vengono quattro figli, Phyllis si dedica alla famiglia, con gli anni sessanta cambiano i costumi dellʼAmerica, anche a seguito della rivoluzione sessuale, si evolve rapidamente lʼinformatica costringendo Owen ad una continua sfida tecnologica.
La coppia partecipa alla vita di società e in questo ambiente, ipocrita e pettegolo, Owen comincia ad avere una serie di relazioni, le prime più coinvolgenti sotto il profilo sentimentale, le altre, via via, sempre più a solo sfondo sessuale.
Owen è un uomo che piace ed è disponibile, ma gli scandali e i pettegolezzi non riescono a distruggere il matrimonio per la volontà di Phyllis a salvaguardare la famiglia e soprattutto perché perdona il marito in quanto lo ama.
Il matrimonio precipita quando Owen, ormai stanco delle avventure, incontra Julia e chiede il divorzio.
In una discussione, lʼunico vero litigio del loro matrimonio, Owen giustifica questa decisione, dicendo che Julia, donna molto religiosa, lo salverà dalle sue debolezze.
Phyllis si ribella ma viene disgustata dallʼipocrisia del marito e fugge.
Per casualità o per suicidio, la donna muore in un incidente stradale ed ancora una volta Owen viene aiutato a compiere le scelte della sua vita.

Uno dei temi del libro è senza dubbio lʼevoluzione della società americana, letta sotto due angoli di visuale: la rivoluzione dei costumi sessuali ( le avventure di Owen diventano sempre più spinte) e la rivoluzione informatica, dai grandi calcolatori al personal computer.
Un altro tema è la descrizione della vita della piccola cittadina americana, che ricorda, per molti aspetti, gli episodi della serie televisiva " disperate casalinghe".
Cʼè poi la figura di Owen, malleabile, fragile ed ad un tempo opportunista, che subisce gli avvenimenti approfittando, tuttavia, di un mondo protettivo, la madre, le due mogli e il socio, che gli permettono di restare adolescente per tutta la vita.
Non è un caso che il romanzo si conclude con la descrizione dei sogni di Owen, che ricorda con nostalgia la madre e il villaggio della propria infanzia.

Lo stile di Updike è rigoglioso di aggettivi e di costruzioni barocche, che danno musicalità ed efficacia espressiva al racconto.
Pur essendo un libro povero di episodi, è lo stile che sorregge il ritmo narrativo rendendo piacevole la lettura.
La ridondanza delle parole non aiuta, tuttavia, la sintesi e il lettore si perde fra " tanti fuochi dʼartificio".

Perché leggerlo ? La lettura è molto piacevole, soprattutto in lingua originale.

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