Il libro, ambientato in un piccolo paese siciliano, racconta di un delitto e dell’indagine compiuta da un insegnante di provincia, "per curiosità e per noia", che scopre il vero assassino e viene per questo ucciso.
Al di là dell’ambientazione, tipica di una società nella quale prevale l’omertà, l’ipocrisia e la falsità nei rapporti tra le persone, l’aspetto più interessante è costituito dalla figura del personaggio, il professore Laurana: curioso e ingenuo nello stesso tempo, vive in una dimensione sua propria al di fuori delle regole della piccola comunità.
In realtà non ha nessuna intenzione di denunciare l’assassino ma ciò che lo muove, e lo perde, sono una fede "illuministica" nella conoscenza e la ricerca di nuove emozioni.
Estraneo, nella sostanza, alla società nella quale vive, non ne capisce le regole e gli si addice l’affermazione finale del libro: "era un cretino".
Lo stile asciutto e vigoroso, che non lascia spazi alla retorica e a ridondanze barocche, lo rende di esempio per l’intera letteratura italiana.