È un libro per ragazzi di 9-10 anni.
Guglielmo è un ragazzino che trova una moneta d’oro e scopre che le persone, anche quelle buone, diventano false e cattive per l’avidità.
Gli unici legami che gli restano sono quelli con il suo cane e con un vagabondo, ex-soldato.
Alla fine Guglielmo capisce che, se "un uomo è libero, ha degli amici, ha un onesto lavoro, vuol bene alla gente, beh forse ha qualcosa di più d’una moneta d’oro o di cento.
Quindi è ricco".
Il libro è piacevole, ma mi sembra un po’ datato, troppo semplice e privo di quel poco di suspense da rendere non scontata la lettura.