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e non lo rileggerei

The Grand Sophy

scritto da Heyer Georgette
  • Pubblicato nel 1950
  • Edito da Random House
  • Letto in Inglese
  • Finito di leggere il 01 agosto 2013

Georgette Heyer è stata una delle più popolari scrittrici inglesi del novecento.
" The Grand Sophy", tradotto recentemente in italiano, racconta lʼirruzione di una giovane donna, indipendente, audace e volitiva, in una tradizionale famiglia dellʼalta nobiltà inglese dellʼinizio dellʼottocento.
Il romanzo si apre con la inaspettata richiesta di Sir Horace alla sorella, la mite Lady Ombersley, di ospitare per alcuni mesi la figlia, la diciasettenne Sophy.
Il lettore è subito introdotto al sistema di personaggi e alla situazione da cui si svilupperà la storia: i due figli maggiori, lʼautoritario e intemperante Charles e la " così tipicamente inglese" Cecilia, una figura femminile alla Jane Austen; la rovina economica della famiglia in conseguenza delle perdite al gioco di Lord Ombersley, la provvidenziale eredità ricevuta da Charles, che gli ha dato il ruolo di capo famiglia, creando un clima di soggezione e di reverente timore tra i fratelli e le numerose sorelle.
Ci sono poi gli attesi matrimoni.
Charles si è impegnato con Miss Wraxton, senza dubbio di elevata moralità e lignaggio, ma detestata dagli Ombersley per lʼevidente intenzione di mettere ordine in una gestione familiare da lei considerata troppo rilassata e permissiva.
Cecilia ha accettato la corte di Lord Chalbury, ma si è infatuata di un bel giovane, poeta e squattrinato.
Molte sono quindi le preoccupazioni di Lady Ombersley, che dapprima tenta di rifiutare le insistenti richieste del fratello, ma poi accetta di ospitare Sophy, pensando di trovarsi di fronte ad una timida adolescente, desiderosa di essere accolta nellʼaffetto di una casa, dopo che è rimasta orfana ancora bambina ed è stata educata da un uomo, come Sir Horace, sempre in viaggio.
Resta, quindi, stupefatta e un poʼ spaventata, quando, insieme con numerosi bagagli, un levriero, una scimmietta ed uno splendido cavallo nero, si presenta una ragazza imponente, non bella ma " costruita con linee generose, longilinea, un gran seno, con un viso intensamente vivace, e una montagna di ricchi capelli castani sotto uno dei più esuberanti cappelli che le sue cugine ( le numerose giovani Ombersley) avessero mai visto".
Lʼaspetto rivela il carattere della ragazza: insofferente alle regole, testarda ,capricciosa e generosa ad un tempo, ma soprattutto " Sophy non poteva vedere qualcuno in difficoltà senza immediatamente desiderare di scoprirne la causa e, se possibile, di porne rimedio".
Questo atteggiamento non può non portarla in conflitto con Charles, abituato ormai a comandare.
La ragazza crea scandalo ( va da sola per Londra con una carrozza da corsa ! ), non rispetta le sue direttive, contesta apertamente la sua fidanzata, bigotta ed impicciona.
Ma soprattutto Sophy trama per rendere le persone felici, al di là delle prescrizioni e dei costumi della buona società.
Ma come succede spesso, alle personalità forti piace incontrare caratteri capaci di contrastarle, ed infatti pian piano Charles si innamora di Sophy.
E che la ragazza sin dallʼinizio abbia manovrato per conquistare lo scontroso e difficile cugino ?

La trama è il punto forte del romanzo: colpi di scena, dialoghi serrati, sottili disegni di Sophy che si realizzano pur contro le avversità, le maldicenze e lʼopposizione di Miss Wraxton, di fatto lʼunico personaggio che cerca miseramente di contrastare la ragazza.
Si percepisce il tipico compiacimento autocritico della cultura inglese, che si considera rigida, convenzionale rispetto a quella continentale, immaginata invece come anti conformista e libera.
È un luogo comune che si riflette sulla figura troppo schematica di Sophy, sempre uguale a sé stessa e troppo sicura e matura per la sua età, e sul profilo degli altri personaggi, così formali e scontati.
Fanno eccezione Cecilia e Charles.
La prima esprime tutta la sua indipendenza, in questo frangente non imbeccata dallʼesuberante cugina, nel momento in cui dichiara di non amare Chalbury ma di voler sposare il sognante e bel poeta.
Ma sarà poi Sophy a giocare proprio sui valori inglesi della ragazza, attenzione alla forma e alla rispettabilità, per portarla a volere lʼoriginario promesso sposo.Charles é invece la sintesi.
È vero che è attento alle regole e ai costumi della società ma cʼè in lui quella forza elisabettiana che è stata alla base dellʼimpero inglese.
È in fondo lʼeroe e cʼè da chiedersi se sarà lui a cambiare Sophy, rendendola una nobildonna, quale il suo rango la destina naturalmente.
La scena nella quale Charles e Sophy dichiarano il proprio amore è talmente condotta dal primo che fa temere che il futuro di Sophy sia quello di uniformarsi al conformismo che la circonda.

Perché leggerlo ? La trama è piena di colpi di scena, un poʼ scontata ma divertente.

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